L'impermeabilizzazione delle piscine e più in generale delle vasche di raccolta acqua, può essere realizzata con differenti tecniche ed impiegando materiali con diverse caratteristiche.
I diversi materiali e le diverse modalità e tecniche per la realizzazione dei sistemi di impermeabilizzazione presentano vantaggi tipici e criticità che cercheremo di evidenziare in questa sezione.
Solo alcuni dei materiali presenti sul mercato assicurano contemporaneamente sia l'impermeabilizzazione dell'involucro che la finitura estetica.
In questa sezione del nostro sito internet analizzeremo i principali materiali e sistemi di impermeabilizzazione delle vasche ornamentali e delle piscine.
LINER IN PVC
Il Liner è una membrana di materiale plastico flessibile di PVC di vario spessore; nelle piscine viene impiegato liner a partire da 0,4 mm, normalmente fino a 0,75 mm non armato.
Il Liner in PVC permette di ottenere l'impermeabilizzazione del bacino e contemporaneamente la finitura estetica della vasca.
Normalmente monocromatico, può essere anche stampato o con bande colorate poste in corrispondenza della linea d'acqua.
Per l'impermeabilizzazione delle piscine, il liner viene posto in opera nel manufatto, quando la piscina è completata ed il fondo e le pareti sono correttamente rasate.
Poichè il liner è realizzato con saldatura quasi invisibile già in fabbrica è fondamentale rilevare le misure esatte della piscina o della vasca che vogliamo andare a rivestire. Il liner arriva quindi già pronto e su misura con la forma della piscina costruita; si apre come un enorme "sacchetto" e si fissa superiormente al bordo perimetrale della vasca tramite una guida in alluminio o plastica nella quale se ne pizzica l'estremità superiore. Questo grande sacchetto si continua ad aprire quindi totalmente in modo da far aderire bene la superficie del telo alla struttura, le grinze andranno sistemate ed eliminate anche con ausilio di aspiratori d'aria collocati tra liner e struttura della vasca. A questo punto comincia il riempimento della vasca e quando il liner è in corretta trazione ed il peso dell'acqua tira la membrana, tutti i componenti a murare (bocchette, fari, skimmer, ecc.) vengono flangiati al fine di garantire la tenuta idraulica, operazione che consiste nel tagliare delle finestrelle in corrispondenza dei componenti per poi applicare le loro guarnizioni con flangia e relative viti serrate.
Il rivestimento in liner è indicato in piscine semplici, con forma rettangolare e senza scale interne (si userà la sola scaletta inox per entrare ed uscire dalla piscina o scale in vetroresina perimetrali alla piscina); negli ultimi anni è nata la possibilità di realizzare rivestimenti in liner con scala interna integrata nella membrana purchè di forma standard e molto semplice.
Questo tipo di scale prefabbricate ed ancorate alla struttura essendo appunto standard offrono la possibilità al produttore del liner di realizzarlo con la forma integrata di una scala; la procedura di posa non cambia, bisognerà prestare solamente maggiore attenzione nella zona scala ad evitare eventuali grinze in fase di rivestimento che poi con il peso dell'acqua non andrebbero più via.
Pro:
- assenza di giunture visibili (o quasi);
- costo contenuto;
- facilità e semplicità di installazione.
Contro:
- materiale delicato e con durata limitata;
- difficilmente riparabile;
- impiegabile solo su forme semplici e standard;
- impiegabile solo con dimensioni di vasca limitate.
Rivestimento in PVC termosaldato
Il sistema più utilizzato e sicuro oggi per rivestire qualsiasi tipo di piscina e di invaso di medie dimensioni è quello del PVC armato termosaldato.
Il PVC è trasportato in grandi rotoli, che misurano normalmente 1,65 x 25 m o 2 x 21-25 m, spessore 1,5 mm con un'armatura di trevira al centro della membrana e normalmente calandrato a caldo.
A piscina pronta per essere rivestita, sarà sufficiente fare un rapido calcolo dei rotoli necessari per il rivestimento, che potrà essere posato sostanzialmente in vasche di qualsiasi forma e dimensione, con qualsiasi profilo del fondo, con qualsiasi tipologia di scala interna e/o area relax.
La piscina viene rivestita tagliando e stendendo i rotoli di PVC in modo tale da gestire al meglio saldature, sfridi e giunzioni tra i vari rotoli.
Solitamente si tende a realizzare le pareti con una porzione continua di PVC (se le dimensioni lo permettono). Il PVC viene fissato superiormente al bordo tramite una guida in alluminio o plastica o saldandolo ad una bandella superiore a sua volta fissata alla parete per poi tendere il telo verso il basso che risulterà quindi "appeso", e si fisserà al basamento tramite dei tasselli. Una volta realizzate le superfici verticali della vasca si realizzano quelle del fondo, facendo delle strisce parallele con una leggera sovrapposizione. Tutte le sovrapposizioni tra i pezzi di PVC predisposti vengono quindi termosaldate sul posto tramite un particolare saldatore ad aria calda che il posatore manovra con cura millimetrica; le giunzioni in corrispondenza delle saldature vengono poi coperte da PVC liquido in tinta con il telo, per ridurre il gradino tra le due membrane sia per motivi estetici che di doppia sicurezza sulla tenuta.
Tutte le superfici piane calpestabili eccetto il fondo (se a quota acqua maggiore di 1,3 m) devono essere rivestite con del PVC dello stesso colore delle altre parti ma con caratteristiche antisdrucciolo (in particolare scale immerse ed aree relax). Quindi anche tra ogni pedata ed ogni alzata ci sarà una saldatura invisibile che raccorderà l'alzata liscia alla pedata antiscivolo.
Una volta completato il rivestimento, la vasca viene riempita leggermente d'acqua per circa 30 cm, in modo tale che il telo in PVC venga teso bene dal peso stesso dell'acqua, per permettere di tagliare la membrana (già tesa) in corrispondenza di tutti i componenti a murare che verranno quindi "flangiati".
Flangiare significa tagliare il telo in corrispondenza del componente murato per poi pizzicarlo con viti tramite un'accoppiata di cornici in PVC e relative guarnizioni che ne garantiranno la tenuta idraulica.
Da qualche anno a questa parte si stanno diffondendo dei rivestimenti in PVC materici definiti Touch o 3D che simulano con elevata veridicità la pietra, il marmo, la sabbia o altri materiali naturali; i risultati estetici sono veramente notevoli.
Pro:
- possibilità di realizzare impermeabilizzazioni di qualsiasi forma e dimensione;
- realizzazione di impermeabilizzazione e finitura estetica contemporaneamente ed ad un costo contenuto.
Contro:
- è oggi il materiale con meno limiti di impiego, salvo in piscine termali o con condizioni particolari di riscaldamento o particolari prodotti chimici.
Piastrellatura o mosaico
Il rivestimento della piscina tramite incollaggio di piastrelle o mosaico in fogli è il più tradizionale dei tipi di rivestimento.
Molto utilizzato nelle piscine in cemento armato fino agli anni '90 ed inizio degli anni 2000, quando poi prese il sopravvento l'utilizzo di membrane in PVC oggi universalmente utilizzate.
Il rivestimento in materiale lapideo, vetroso o con la piastrellatura garantisce una bellissima finitura estetica ma non sempre è in grado di assicurare l'impermeabilizzazione del bacino.
Questo metodo di finitura ha purtroppo il grande difetto di rivestire la vasca con uno strato rigido; le piastrelle che vengono incollate con colle a base cementizia sul calcestruzzo armato non permettono grosse possibilità di movimento e, cosa importante, non permettono di assecondare i naturali assestamenti della struttura, fisiologici anche solo con la maturazione del calcestruzzo. Da tale fattore, discende il conseguente problema che la piastrellatura di una piscina, dopo qualche mese, spesso incontra micro fessurazioni a seguito dei naturali assestamenti della struttura che porteranno ad avere delle piccole perdite, spesso non visibili dall'interno vasca ma di cui ci si accorge, a lungo termine, attraverso l'anomalo consumo di acqua di reintegro.
Va precisato che i componenti a murare non garantiscono immediatamente la perfetta tenuta come quando si impiega la membrana in PVC dove essi vengono flangiati con le relative guarnizioni e devono pertanto essere impiegati particolari accorgimenti per evitare perdite anche importanti.
Nell'impiego dei materiali di finitura come piastrelle e mosaici devono essere sempre impiegati i corretti prodotti in modo tale che gli invasi non perdano, specialmente perchè i componenti a murare appoggiano semplicemente contro la piastrella o il mosaico, spesso in corrispondenza di una fuga, dove risulta difficile anzi impossibile schermare completamente il passaggio d'acqua.
Si suggerisce quindi, piuttosto che impiegare calcestruzzi idrofughi, di abbinare la posa di questi pregiati materiali di finitura alla preventiva impermeabilizzazione del bacino con opportuni materiali, senza tralasciare mai tutte le fasi del processo di impermeabilizzazione: impiegando cioè i corretti bond interposti nei cambi di direzione, nei giunti di dilatazione, in corrispondenza dei componenti a murare, ecc. e la successiva finitura post posa materiale di finitura con gli opportuni stucchi a tenuta idraulica.
Pro:
- possibilità di rivestire fisicamente la piscina con una ampia gamma di materiali ed effetti molto vari ed esclusivi;
Contro:
- deve essere preventivamente impermeabilizzato il bacino senza tralasciare alcun passaggio;
- costo elevato;
- posa da non improvvisare e per addetti ai lavori;
- la frequenza ed i costi di manutenzione non sono trascurabili.
Verniciatura
La vernice per il trattamento per piscine non è di un'unica tipologia. Il mercato offre prodotti con diverse caratteristiche da applicare e da valutare preventivamente e attentamente quando ci si appresta ad impermeabilizzare un manufatto con questo sistema.
Certe vernici assicurano un'impermeabilizzazione e, se il sottostrato è opportunamente lavorato, anche un'idonea finitura estetica.
Se si desidera impiegare una vernice impermeabilizzante, è possibile scegliere tra diverse tipologie come: l'epossidica, il clorocaucciù e l'acrilica.
La vernice o smalto al clorocaucciù: Cloroderivato del caucciù naturale, si ottiene clorurando la gomma disciolta in tetracloruro di carbonio.
Nel clorocaucciù di solito sono presenti, per ogni molecola di isoprene, due atomi di cloro di addizione e due di sostituzione: [-CHCl-C(CH3)Cl-CHCl-CHCl-]n. Il clorocaucciù ha un tenore di cloro dell'ordine del 62-65%. Polvere leggera, incolore, incombustibile, si usa per preparare vernici con particolare azione protettiva contro sostanze acide e alcaline.
La vernice al Clorocaucciù è un prodotto specifico per piscine (ma anche per campi da tennis e pavimenti) e la sua formula è studiata per resistere a fortissime abrasioni ed agli agenti atmosferici.
La vernice a base epossidica: è certamente quella che dura più a lungo ed è ideale per le piscine. Questa ha diverse caratteristiche positive: è resistente all'acqua, dura a lungo, resiste ai sali, forma una pellicola impermeabile e resiste agli acidi.
La vernice in acrilico: è una pittura che permette di rendere le pareti della piscina lisce, uniformi e colorate. Spesso queste vernici in acrilico sono arricchite di clorocaucciù per aumentarne la resistenza e l'impermeabilità.
Pro:
- possibilità di impermeabilizzare facilmente molte tipologie di vasca;
- rapidità di posa;
- non serve elevata manualità per rendere impermeabile un manufatto.
Contro:
- il sottostante substrato deve essere ben rifinito per assicurare la corretta finitura estetica;
- eventuali inquinanti nel substrato possono fare staccare la vernice.
Calcestruzzo idrofugo
I calcestruzzi Idrofughi sono caratterizzati da permeabilità all'acqua molto basse e, pertanto, specificatamente indicati per quelle strutture ove la tenuta idraulica rappresenta la proprietà ingegneristica più importante come avviene, ad esempio, nelle piscine, nei serbatoi, nelle opere idrauliche, nei depuratori, nelle vasche di contenimento di acque reflue o nelle murature perimetrali interrate che operano sotto il livello di falda.
Tale tipologia di calcestruzzo deve essere particolarmente curato nelle riprese di getto e nei punti di discontinuità come ad esempio tra fondo e pareti di una vasca, ove l'inserimento di giunti bentonitici è sempre auspicabile.
La finitura estetica del calcestruzzo idrofugo, che di per sè assicura la sola tenuta idraulica, è normalmente completata con materiali lapidei incollati o attraverso la verniciatura del manufatto.
Pro:
- possibilità di impermeabilizzare rapidamente e facilmente molte tipologie di vasca;
- prodotto molto economico.
Contro:
- la finitura estetica non è elevata;
- assestamenti e riprese di getto inadeguate possono compromettere la tenuta del bacino.
Vetroresina
La vetroresina è l'unica tipologia di impermeabilizzazione che costituisce allo stesso tempo anche una struttura. Infatti questa tipologia di vasche appaiono come grandi "gusci" in vetroresina laminata a strati; lo strato superficiale a vista è infine verniciato per proteggere la resina dalle intemperie e dai raggi UV.
Le vasche in vetroresina si comportano esattamente come alcune barche con la quale condividono lo stesso materiale di costruzione e, proprio come le barche, le piscine in vetroresina soffrono il sole, i prodotti chimici presenti nell'acqua e le intemperie.
Questo significa che, per loro natura, periodicamente la vasca va riverniciata; questa operazione non è breve e richiede una finestra di bel tempo essendo il processo di verniciatura a cicli che richiedono tempi di asciugatura tra le varie mani anche di giorni.
I materiali utilizzati per la verniciatura della vetroresina possono essere quelli indicati sopra nella sezione "verniciatura".
Pro:
- rapidità di posa in opera della piscina;
- apparente medio costo del prodotto;
Contro:
- assenza di caratteristiche strutturali della vasca (per cui sono necessarie comunque opere murarie al contorno);
- fragilità intrinseca del prodotto;
- necessarie manutenzioni periodiche.
Acciaio Inox
Per ambientazioni particolari o in presenza di sostanze aggressive (ad esempio vasche SPA o di stazioni termali) sono talvolta impiegate vasche in acciaio INOX AISI 316 che oltre a garantire invidiabili caratteristiche strutturali forniscono una finitura estetica di indubbio impatto.
Le varie porzioni della vasca vengono assemblate in sito con saldatura a tig e successivo processo di lucidatura.
La vasca assemblata costituisce alla fine un monoblocco a perfetta tenuta idraulica.
Pro:
- forte impatto estetico e prodotto di design;
- possibilità di realizzare qualsiasi forma e dimensione.
Contro:
- prezzo estremamente elevato;
- lunghi tempi di realizzazione;
- necessaria periodica pulizia dell'acciaio con eventuale rilucidatura.
- criticità in prossimità di ferrovie, impianti di distribuzione del gas e più in generale impianti con protezione catodica (la vasca deve essere opportunamente protetta altrimenti si corrode in pochi anni).